Cambiare quando qualcosa non funziona è semplice, e soprattutto, giustificabile agli altri.
Decidere di cambiare un qualcosa che funziona e che va bene, invece, è molto complesso.
É una decisione complessa non solo perché dobbiamo trovare il coraggio di lasciare andare la nostra zona di comfort per un qualcosa che non sappiamo se funzionerà.
Ma anche per la paura del giudizio, di ciò che potrebbero pensare di noi le persone.
Spesso il cambiamento viene associato a un fallimento, ad un’ostacolo da superare.
Cambiare ciò che funziona, invece, viene visto come un atto irresponsabile.
Del resto perché cambiare ciò che funziona?
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IL MOTIVO DEL CAMBIAMENTO
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Dobbiamo innanzitutto comprendere che i grandi cambiamenti (lavorativi o personali) avvengono principalmente per due motivi principali:
- Una cosa non funziona = la cambio
- Una cosa funziona, ma non rispecchia più i miei valori, la persona = la cambio
Dovremmo imparare a vedere il cambiamento non come una correzione di ciò che non andava bene ma come un’azione evolutiva della persona.
Del resto non cambiare significa non evolversi, non crescere.
Cambio perché voglio di più.
Cambio per trovare la massima espressione di me
Cambio per migliorare la mia qualità di vita.
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LA PAURA DEL GIUDIZIO
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Le persone saranno sempre pronte a giudicare quello che facciamo e le decisioni che prendiamo.
Resta però poi a noi decidere cosa farne di queste critiche gratuite e non richieste.
Con il tempo, per quanto riguarda le critiche ed i giudizi delle persone ho imparato a:
- se sono critiche distruttive – cioè che non portano a nessun insegnamento – le ignoro completamente anche se dette da parenti o amici. Ricordatevi che spesso le critiche sono mosse da invidia e la peggior invidia è generata da chi vi sta più vicino che vede in voi ciò che loro non sono riusciti a realizzare. Quindi imparate l’arte della indifferenza senza commentare o replicare. Il silenzio è l’arma migliore che potete utilizzare. Lasciate che i geni della critica facciano il loro monologo.
- Spesso siamo noi che immaginiamo quello che la gente potrebbe pensare di noi. Ma non è detto che ciò pensiamo sia veramente corretto. Quindi non createvi problemi che di fatto ancora non ci sono.
- Ricordatevi che non sono gli altri a determinare chi siete, siamo solo noi, con le nostre azioni, con la nostra vita che determiniamo chi siamo. Ricordatevi sempre che tutti sono bravi a parlare e pochi sono bravi a fare. Lasciate che le vostre azioni parlino per voi e che diano, nel tempo, le risposte che gli altri si aspettano.
Dopo di che sarebbe sempre bello rispondere: se non vuoi essere giudicato non giudicare.
Impara ad investire il tuo tempo nel creare, nel fare, e non a giustificare agli altri il motivo delle tue decisioni.
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ECCO PERCHè HO DECISO DI MOLLARE
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Ci ho messo quasi 4 anni per crearmi un brand online che potesse generare vendite, semi automatiche, di bomboniere artigianali.
Quattro anni di sacrifici, crolli emotivi, studi di settore.
Sono diventa una professionista nel settore.
Ed ora, che cosa volevo fare?
Mollare tutto.
La verità è che ciò che facevo non mi rispecchiava più.
Ero brava a vendere ma io morivo dalla voglia di comunicare e trasmettere.
Volevo addentrarmi in un nuovo settore – quello della divulgazione – consapevole del fatto che i risultati potevano essere misurati solamente nel lungo periodo.
Sapevo che all’inizio dovevo solo fare, senza aspettarmi nulla in cambio.
Non solo lasciavo la mia zona di comfort – ben retribuita – ma la volevo lasciare per un settore, quello divulgativo, le cui entrate sarebbero state pari a zero.
Follia pura!
Eppure, io amo le follie e mi ci sono buttata a capofitto.
Sapevo che per dedicarmi a questo settore, essendo molto complesso, dovevo fare una scelta drastica:
Produrre o comunicare?
Abbandonai definitivamente la produzione di bomboniere per dedicarmi full-time alla creazione di contenuti divulgativi online.
Un nuovo salto nel vuoto, consapevole però del fatto che:
“Se sono riuscita a vendere online, riuscirò anche a comunicare online”
Capisci chi sei e poi diventalo.
Ogni “professione” deve poter essere una vocazione e non una scelta dettata, solo ed unicamente, dal guadagno che essa genera.
La nostra visione deve poter essere molto più ampia, molto più profonda.
Devi dare uno scopo ed un senso a ciò che fai, solo così la tua vita sarà piena di significato.
GIOCA CONE LE TUE PASSIONI
C’è chi ha una sola passione chi ne ha diverse.
Personalmente ho cercato sempre di alternare le mie passioni principali:
- la scrittura
- L’artigianato (cucito creativo principalmente)
- La divulgazione
Ho sempre cercato di occupare il mio tempo prima con una sola passione, poi passavo ad un’altra per poi passare all’altra ancora.
Non funzionava!
Avevo bisogno di trovare il mio equilibrio cercando il punto d’incontro tra le mie diverse passioni e gestirle tutte contemporaneamente anche se con tempistiche e focus differenti.
Trovato!!!
Insegnerò a creare bomboniere (parte artigianale – creo progetti) scrivendo sul blog (come ora) divulgando il mio sapere (canale YouTube).
Per i multipotenziali come me – alimentati da più passioni – è necessario trovare un compromesso, un equilibrio nel calibrare le proprie passioni trovando tra loro un filo conduttore.
RICOMINCIATI CON STRATEGIA
Per creare il tuo cambiamento devi poterlo pianificare, altrimenti, dopo due settimane ti sentirai già persa.
Avere una pianificazione il più dettagliata possibile sul lungo periodo ti sarà utile anche come ancora di salvezza nei tuoi periodi di smarrimento, perché arriveranno, stanne certa.
Qualsiasi cambiamento deve poter essere pensato nel dettaglio e visualizzato nel futuro.
Tu ti devi poter vedere nel futuro nella persona che vorresti diventare.
Se non riesci a vederti nel futuro nella persona che vorresti essere, ti sarà davvero difficile pianificare oggi le azioni necessarie per il tuo cambiamento.
Qual’è il tuo obiettivo? Cosa vorresti ottenere? Che tipo di persona vorresti pensare? Come vorresti essere percepita? Che cambiamento voi creare nel mondo?
Il cambiamento parte da te e solo da te.
Ascoltati e impara a visualizzarti nel futuro e poi traccia la strada per arrivarci.
I sogni non bastano, devi poter avere un piano di azione.
Non è detto che ci riuscirai e otterrai tutti i risultati che ti sei prefissata. Magari non ne otterrai nessuno, o solo in parte, o magari, ne otterrai ancora di più!.
Non precluderti la possibilità di cambiare e di ricominciarti.
Credici tu per prima nelle tue capacità però creati il tuo piano, la tua pianificazione, la tua mappa per partire dal punto zero al punto a .
Il cambiamento implica fatica, se non sei disposta ad affaticarti, probabilmente, non riuscirai mai a creare il tuo cambiamento.
Con affetto
Sania
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Cara Sania, leggerti mi è veramente si ispirazione, ma soprattutto mi sembrano più concreti sentimenti che provo e non riesco a focalizzare. Ammiro il tuo coraggio e la tua determinazione nel cambiamento che hai deciso di fare per la tua carriera . Riesci a comunicare molto bene, e avverto la tua passione nella divulgazione del tuo sapere senza aspettative… è un gran successo!
Io sono in una fase di cambiamento, lo sento che certe cose, certo modi di pormi verso il cliente non mi eispecchiano più. Sento crescere in me il desiderio di “rispetto”. Non so ancora dove mi porteranno questi pensieri, ma ho deciso di ascoltarli … piano piano sto cambiando anch’io…. Un abbraccio grande☺️
Ciao Loretta, ti ringrazio di vero cuore per le belle parole. Comprendo la tua fase di voler cambiare, o bisogno di cambiare. Soprattutto quando dici: “desiderio di rispetto” lo comprendo benissimo, c’è stato un periodo in cui anche io ho provato lo stesso bisogno, il volersi farsi rispettare per ciò che si fa, il modo e l’impegno che una persona ci mette nel proprio lavoro. Bisogna farsi rispettare, ma prima, dobbiamo essere noi a rispettare noi stesse, i nostri bisogni, e spesso questo non accade. Per noi arrivano sempre prima gli altri, e poi forse arriviamo noi. E questo è sbagliatissimo. Prima veniamo noi e poi tutti gli altri, solo così saremo sicure di dare sempre il massimo. Non avere fretta nel ritrovare il tuo equilibrio ma non smettere mai di cercarlo. Il cambiamento a volte è necessario per sentirsi più felici e appagate. Grazie infinite a te, un abbraccio e a prestissimo 🙂
Buongiorno 😘certo può capitare di non sentirsi appagati nonostante il successo (conosco persone che hanno mollato tutto per una vita diversa magari fuori dall’ Italia e sono andati via)io invece vorrei riuscire a vendere e avere successo 🤞
La soddisfazione monetaria non sempre coincide con la propria idea di “successo”. Riuscire a vendere sta nella capacità di far girare in modo equilibrato principalmente “tre carte”: prodotto – comunicazione – strategia. Se tutti e tre le varianti (carte) sono curate, si riescono ad ottenere grandi risultati 😉 . Grazie del tuo commento, lo terrò sicuramente in nota per un video. Sania