Con questo articolo desidero arrivare dritta al sodo smontato i falsi miti che si celano dietro alla vita di un’artigiana. Partiamo subito!

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QUELLO CHE PENSANO GLI ALTRI

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Diciamoci la verità!

Quante volte ti sei sentita dire di cercarti un vero lavoro? Che per fare quello che fai, dopotutto, non ci vuole mica tanto tempo!

Che proprio perchè sei un’artigiana hai tanto tempo per te stessa, per la casa, per i figli.

Quante volte ti sei sentita dire che fai “la bella vita” mentre gli altri lavorano veramente!

Che tu non hai diritto di essere stanca o stressata, del resto, non lavori.

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QUELLO CHE ACCADE VERAMENTE

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  • stress continuo e ripetuto generato dalla difficoltà di arrivare ovunque e per chiunque
  • procrastinazione patologica dovuta dalla miriade di cose da fare, da pensare, da ricordare.
  • dispersione di energie (anche se esaurite) tra lavoro (costantemente inventato e rinnovato), casa, marito e figli. Ci vogliamo mettere anche gli animali domestici?
  • tempo libero? ah ah ah, dai, non scherziamo!! Noi artigiane non abbiamo mica tempo da perdere!!
  • malattia e infortuni. Le artigiane sono immuni dalle malattie e dagli infortuni, non lo sapevi?
  • Ferie? Quando si potrà scollegare il cervello, avvisatemi!

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ENTRIAMO NEL VIVO DELLA QUESTIONE

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Essere un’artigiana, e farlo per professione, non vuol dire fare semplicemente con le mani.

Significa conoscere le basi di marketing e applicarle. Imparare tecniche fotografiche e di montaggio video.

Dalla grafica alla scrittura strategica mediante la SEO e l’ottimizzazione. Saper comunicare e trasmettere i propri valori.

Ideare, pianificare e sviluppare un’idea che possa, con il tempo, dare i suoi frutti dal punto di vista economico.

Oltre a tantissime altre sfaccettature come l’imballaggio, la spedizione, il servizio clienti, la prima contabilità e gli aspetti legali. 

Insomma, fare artigianato significa gestire una propria azienda dalla A alla Z, completamente da sole, soprattutto se si è agli inizi ed è impossibile delegare.

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Per poter vendere non basta saper fare con le mani. E’ necessario allenare la propria mente, conoscere gli strumenti più importanti come quelli comunicativi e di posizionamento.

Una bella foto del prodotto non vende da sola. Così come una galleria di belle foto non crea un brand.

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Personalmente ritengo che la capacità di destreggiarsi tra casa/famiglia ed un lavoro autonomo, sia un’abilità da stimare

Un’abilità che spesso, essendo complicata da gestire, porta a diversi effetti collaterali come la frustrazione, la procrastinazione e un senso costante di inadeguatezza.

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PENSA A VIVERE

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Sembra banale ma spesso si pensa più a lavorare che a vivere. Soprattutto se il lavoro che svolgiamo è autonomo.

Si dedica più tempo al proprio lavoro che alla propria famiglia, alla propria vita. 

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Il lavoro serve per poter avere una vita dignitosa, ma per poter avere una vita dignitosa devi però avere anche il tempo di potertela vivere.

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Siamo una società talmente in corsa che, chi si permette di camminare, viene vista con disapprovazione, con diffidenza.

Soprattutto oggi dove i social ti “obbligano” a postare ogni settimana, (un po’ per l’algoritmo e un pò per ricordare alle persone che esisti), e una tua assenza prolungata si tramuta in “possibile fallimento” (Quello che pensa la gente: non posti perchè non sai cosa dire o cosa raccontare, ti sta andando male), quando invece è solamente il voler investire il proprio tempo in maniera differente gestendo diversi progetti, complessi.

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Siamo vittime di un sistema perchè abbiamo deciso di esserlo e non perchè siamo costrette.

Siamo noi che decidiamo quando esserci, come esserci e dove esserci, e nel farlo, dobbiamo sentirci libere.

Se le persone “penseranno male” per una tua “assenza momentanea”, stupiscile al tuo ritorno con effetti speciali! Si morderanno le mani 😉

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Ho postato questa foto solo per farvi notare il livello di attenzione del mio cagnolino!

COME TROVARE IL PROPRIO EQUILIBRIO

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PARTI DAI TUOI VALORI!

Sono dell’idea che per raggiungere un proprio equilibrio sia necessario partire dai propri valori. 

Quali sono i tuoi valori? Che cos’è per te più importante? Il lavoro o la famiglia? Arrivare sul punto di morte ed aver raggiunto un alto livello aziendale, oppure, aver condiviso ogni momento di crescita dei tuoi figli?.

Attenzione! Non c’è nessuna risposta giusta o sbagliata, l’importante è fare, ed agire, in base ai propri valori, e spesso questa semplice riflessione non ce la poniamo neppure. 

Agiamo come siamo abituati a fare, facendo quello che più o meno fanno tutti, o ancor peggio, facendo quello che gli altri si aspettano che noi facciamo. 

Non seguire la propria scala di valori è la prima causa che ci porta ad essere in continuo contrasto su ciò che facciamo e ciò che in realtà vorremo fare. 

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ECCO I CARDINI PRINCIPALI PER UN BUON EQUILIBRIO

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  • Abbi delle ASPETTATIVE REALISTICHE. Non puoi pensare di voler essere presente nella vita dei tuoi figli, avere una casa sempre tirata a lucido e dedicarti alla cucina e, in tutto questo, produrre una quantità industriale di prodotti handmade. Se crei, non puoi cucinare e viceversa. Se hai una casa tutta tua da gestire e dei figli, mettiti l’anima in pace comprendendo che, il tuo percorso di crescita sarà sicuramente più lungo e lento rispetto a chi magari non ha figli o esigenze famigliari particolari. Il tempo che hai a disposizione da dedicare al tuo lavoro, determinerà anche la velocità con cui ti potrai affermare in quel determinato settore. Chiarisciti le idee comprendendo quanto, in realtà, ti puoi aspettare da te stessa e capire e quindi, al contrario, cosa invece non potrai pretendere. Essere obiettive è la prima grande qualità da dover sviluppare.
  • PIANIFICAZIONE (piano strategico). Per poter ottimizzare il proprio tempo bisogna avere alla base una buona pianificazione. Non puoi alzarti al mattino e non sapere cosa dovrai fare durante la giornata e soprattutto quale priorità dare ai vari compiti che dovrai svolgere. Sapere, sin da subito, che cosa devi fare, e con quale priorità, ti aiuterà a incanalare le tue energie. Fissati degli obiettivi settimanali che poi andrai a suddivide in sotto obiettivi giornalieri. Questo ti aiuterà a essere più focalizzata e meno approssimativa. Impara a sintetizzare togliendo il superfluo.
  • GESTIONE DEL TEMPO.  La pianificazione ti permette di avere sempre sott’occhio il tuo obiettivo, la meta del tuo viaggio. Saper gestire il proprio tempo vuol dire ridurre al minimo gli sprechi. Convogliare le proprie energie nei modi e nei tempi corretti, aumentando così l’autostima e la propria forza di volontà.  
  • FOCALIZZAZIONE. La distrazione, come sappiamo, è una compagna di vita che non ci abbandona mai. Per questo motivo è necessario ridurre al minimo ogni elemento di potenziale distrazione. Disattivando, ad esempio, le notifiche del cellulare – ricavare un proprio spazio di lavoro che ti permetta di raggiungere una migliore concentrazione. Non è necessario avere una stanza tutta per sé, basta una scrivania, un proprio angolo che potrai lasciare sempre lì pronto, organizzato con tutti gli strumenti necessari per poter immergerti nel tuo stato di focus. 
  • GESTIONE DELLE PROPRIE ENERGIE. Lavorare da casa, o comunque in proprio, non significa lavorare ogni secondo della tua giornata, perché rischi di drenare tutte le tue energie fisiche, e mentali, e di raggiungere a tempo zero il famoso burnout. Nella tua pianificazione e gestione quotidiana del tempo devi prevedere – oltre agli impresti che non mancheranno mai – anche i tempi per te stessa e per il tuo recupero mentale e fisico. Quando decidi di lavorare lavori, e quando decidi di stare in famiglia stai in famiglia. Senza commettere l’errore di saltare da una cosa all’altra (tanto lo so che lo fai sempre!)
  • DATTI VALORE. Non sentirti sempre nel torto di chi – lavorando da casa o gestendo un’attività in proprio – deve essere presente e costante nella gestione della casa e della famiglia come se fosse una casalinga. Sei una lavoratrice non sei una casalinga. Devi imparare a trattare il tuo lavoro autonomo come se fosse un lavoro subordinato. La casa è di tutti i componenti della famiglia, e tutti i componenti della famiglia, in base alle loro capacità, attitudini ed età, debbono poter contribuire alla gestione domestica.

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TUTTO BELLISSIMO MA, COME FACCIO A FARLO CAPIRE AGLI ALTRI ?

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Una volta che sai esattamente ciò che vuoi e come ottenerlo, e soprattutto come gestire il tuo lavoro, è importante che tu lo faccia comprendere agli altri.

Dalla famiglia, alle amicizie ai collaboratori esterni. 

Il tuo lavoro deve essere rispettato. Tu sei una professionista, comportati da tale.

Chiariamo subito che avere un lavoro autonomo, o comunque lavorare da casa, non significa essere a disposizione di tutti e in qualsiasi momento, per qualsiasi cosa. 

Ad eccezione,, ovviamente, delle urgenze, tutto il resto deve aspettare il momento in cui TU (e ripeto TU) decidi di poterti dedicare ad altro

Ricevi una telefonata che già sai non essere urgente? NON RISPONDERE. Richiamerai in un secondo tempo. 

Se invece, sei obbligata a rispondere e capisci non essere una telefonata di vita o di morte, scusati, e rimanda la telefonata in un secondo tempo. 

Stai lavorando da casa? Non fare la lavatrice durante le tue ore lavorative, simula di essere in ufficio. 

Rifletti! Se lavori presso un’azienda potrai mai fare la lavatrice, stendere i panni o stirare mentre sei anche in ufficio? penso proprio di NO! Perfetto, non lo fare neanche quando sei a casa ma stai lavorando.

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Se te per prima non ti dai valore, non dai importanza al tuo lavoro e non ti imponi disciplina nel tuo lavoro, come puoi aspettarti che lo facciano gli altri al posto tuo?

dfada

Impara a dire NO. I no fanno crescere i bambini, se usati correttamente, anche gli adulti! Educa gli adulti a rispettare il tuo tempo ed il tuo lavoro.

Se decidi di lavorare 5 ore al giorno, fai in modo che in quelle cinque ore esisti solo TE. Tutto il resto è NO!

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CONCLUSIONE e LA MIA VERITà

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Ricordati sempre che esiste l’equilibrio tra casa e lavoro, ma sei te che, per prima, devi dettare le tue regole e seguirle con ostinata disciplina

Non so se ti sei riuscita a rispecchiare nelle mie parole, però, questo è tutto quello che ho provato io, le mie difficoltà e le mie lotte di quando, forse come te, mi addentravo per la prima volta, in modo un po’ più professionale, al mondo artigianale.

Ancora oggi, lo ammetto, faccio fatica a far comprendere agli altri che, il mio, è un lavoro vero! Anzi, un lavoro molto più complesso rispetto al classico lavoro convenzionale. Proprio per questo motivo ho voluto scrivere questo articolo, affinchè anche chi di artigianato non conosce nulla, comprenda, che dietro al proprio saper fare, c’è una piccola impresa in miniatura, dove le mansioni tipicamente svolte da almeno una decina di persone, vengono invece svolte da un’unica figura, la nostra!

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